Cloud e intelligenza collettiva, ecco il Car2X di nuova generazione

27 Aprile 2021

Servizi di alert ancora più efficienti grazie all’intelligenza collettiva (swarm intelligence), in grado di elaborare più velocemente i dati forniti da oltre 1,7 milioni di auto del Gruppo Volkswagen. Il nuovo sistema incrementa la sicurezza analizzando le condizioni del fondo stradale.

Una mobilità più sicura e intelligente: è questa la direzione in cui sta andando Audi, che per la prima volta utilizza dati collettivi ad alta precisione per migliorare ulteriormente la funzione Local Hazard Information (Informazioni sui pericoli) del proprio servizio Car2X. L’evoluzione si basa su un’applicazione che mette in comunicazione ogni singola auto con il cloud e una piattaforma inedita che permette di stimare le variazioni nel coefficiente di attrito tra pneumatici e asfalto. Una tecnologia in grado di rilevare i minimi cambiamenti di aderenza del manto stradale, inviare i dati al cloud per l’elaborazione e infine avvisare ancora più rapidamente i conducenti di potenziali situazioni di pericolo.

Come funziona il Car2X

Già dal 2017 le Audi sono in grado di avvisarsi a vicenda in caso di incidenti, veicoli in panne, ingorghi, strade ghiacciate o scarsa visibilità. Ciò è possibile grazie alla tecnologia Car2X del servizio Local Hazard Information (Informazioni sui pericoli) che analizza diversi tipi di dati – dagli interventi del controllo elettronico della stabilità (ESC) all’attivazione dei sensori luci e pioggia, dei tergicristalli e dei proiettori, fino alle chiamate di emergenza e all’entrata in funzione degli airbag – e li invia al cloud che poi avverte gli altri veicoli. L’evoluzione di questa tecnologia prevede l’utilizzo dei dati collettivi ad alta precisione per rendere gli avvisi ancora più veloci e precisi.

Audi è il primo marchio automobilistico a utilizzare un’innovativa piattaforma dati brevettata dalla società svedese NIRA Dynamics AB, sviluppata insieme a Car.Software.Org, divisone del Gruppo Volkswagen con responsabilità per i software dei veicoli, e a HERE Technologies.

Sensori e dati

Il software che si trova a bordo delle vetture Audi può stimare il coefficiente di attrito tra gli pneumatici e la superficie stradale, utilizzando i dati che arrivano dai sensori, come lo slittamento delle ruote e le informazioni generate dalla gestione dell’assetto: indicazioni che l’elettronica dell’auto riceve costantemente, non solo in situazioni al limite. I dati, resi anonimi, vengono trasmessi al cloud di NIRA Dynamics AB.

A quel punto i dati aggregati di molti veicoli vengono combinati con i metadati, come le informazioni meteorologiche attuali e storiche, per poi essere inoltrati a HERE Technologies, la cui piattaforma di localizzazione rappresenta la rete stradale sotto forma di un preciso modello tridimensionale.

L’intelligenza collettiva (swarm intelligence)

Dati, metadati e localizzazione vengono combinati insieme e analizzati dai server di HERE, che poi inviano gli alert appropriati alle auto che si trovano o si dirigono verso le aree in questione. Di tutto questo processo, ciò che arriva al conducente è un avviso visualizzato nell’Audi virtual cockpit o sull’head-up display. Maggiore è il numero di veicoli che forniscono i dati, più il sistema può apprendere, analizzare, mappare e dunque condividere le informazioni con i conducenti.

Questo è esattamente il principio base che definisce il funzionamento dei dati dello sciame e dell’intelligenza collettiva, un’area in cui Audi ha maturato un ampio know-how negli ultimi anni. Nel 2021, in Europa, oltre 1,7 milioni di veicoli del Gruppo Volkswagen processeranno dati per questo servizio di informazioni; nel 2022 saranno oltre 3 milioni, sommando i brand Audi, Volkswagen, SEAT, ŠKODA, Porsche, Bentley e Lamborghini.

Il ruolo di Car.Software

Car.Software è la divisione del Gruppo Volkswagen che ha la responsabilità per lo sviluppo dei software automotive. Il progetto mira a rendere fruibili le informazioni, con evidenti benefici in termini di sicurezza, al maggior numero possibile di conducenti delle auto e dei veicoli del Gruppo.

Questo progetto lascia intuire quale sia il potenziale racchiuso nello sviluppo di software cross-brand. Insieme agli altri marchi del Gruppo e ai nostri partner strategici, abbiamo potuto sviluppare un servizio digitale in pochi mesi sfruttando le nostre competenze software e i vantaggi delle economie di scala ” spiega Thomas Müller, Responsabile dello Sviluppo ADAS & Guida Automatizzata di Car.Software.

Vantaggi individuali e collettivi

Non solo benefici individuali per gli automobilisti: grazie al Car2X Audi, per esempio, le amministrazioni comunali potranno ottimizzare tempestivamente il proprio servizio di sgombero neve e ridurre l’impatto ambientale utilizzando meno sale antighiaccio. Inoltre, i sistemi di assistenza alla guida possono operare secondo logiche predittive e adattarsi con maggior precisione alle condizioni stradali.

Infine, per quanto riguarda le auto, il monitoraggio del sistema di trazione può fornire dati per tarare in maniera ottimale la manutenzione degli pneumatici, ad esempio rilevando il livello di usura del battistrada e quindi dell’aderenza.

FonteAUDI AG